Questo libro è una raccolta di saggi che hanno in comune l’intento di mettere al centro della cura e dell’assistenza la persona, intesa non come puro corpo o organismo biologico ma come costrutto culturale, con un bagaglio storico, emotivo ed esperienziale da cui ogni professionista (sociale e sanitario in particolar modo) non può prescindere. I diversi contributi propongono l’analisi di un contesto di assistenza in cui un professionista sanitario, nella maggior parte dei casi un infermiere, si pone a contatto con una persona bisognosa di cura, intesa quest’ultima non esclusivamente come somministrazione di una terapia quanto piuttosto come predisposizione a osservare, ascoltare, interpretare la narrazione della malattia, la dichiarazione di bisogni fisici, sociali e psicologici, ad aiutare e assistere la persona a preservare la sua autonomia. I primi contributi si collocano in questo ambito di humanities cares, mentre i successivi rientrano nell’ambito dell’infermieristica transculturale, ovvero in quel dominio dell’assistenza che oggi si pone di fronte a culture differenti da quella italiana, occidentale ed europea, constatata l’evidente presenza sul territorio nazionale di una sempre crescente popolazione immigrata.